sabato 26 settembre 2009
ART REPORT - NY BIENNALE ART
UnDO.Net - NY BIENNALE ART
lunedì 21 settembre 2009
Il corpo delle donne - Women bodies
WOMEN BODIES. This project took off as a matter of urgency. It all started with the observation that women–real women–are an endangered species on television, one that is being replaced by a grotesque, vulgar and humiliating representation.
We sensed the enormity of this loss: the erasure of women’s identity is happening right before our eyes, but without a proper reaction, not even from women themselves.
This led us to select television images that share a common manipulative exploitation of the woman’s body, to let people know what is happening–not only people who never watch television, but especially those who watch it but “don’t see.”
Our aim is to ask ourselves questions, and to pose questions about the reason behind this erasure, a real “pogrom” of which all of us are silent spectators.Our project grants special attention to the erasure of adult faces on television, to the use of plastic surgery to erase any sign of the passage of time, and to the social consequences of this erasure.
Miguel Chevalier - Nature Fractals Flower in vitro 2009
TWISTER - Carlo Bernardini
TWISTER
1 ottobre 2009 ore 11.00
Conferenza stampa d’inaugurazione
Fondazione Stelline / Sala Bramante – Corso Magenta, 61 - Milano
3 e 4 ottobre 2009
Inaugurazione coordinata nelle dieci sedi
La rete dei musei lombardi per l’arte contemporanea vara la prima importante iniziativa.
Inaugura il prossimo 3 ottobre TWISTER, un modello innovativo di alleanza virtuosa tra dieci musei della nostra regione, nato allo scopo di selezionare, esporre ed acquisire opere di arte contemporanea site specific / site related, progettate e prodotte ad hoc tramite un concorso internazionale.
I protagonisti. Dieci musei di arte contemporanea lombardi: i Civici Musei di Milano con il Museo del Novecento, Il FAI con la Villa e la Collezione Panza, la Fondazione Stelline di Milano, la Galleria del Premio Suzzara (MN), la GAM Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (VA), la GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il MAM Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (MN), il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio (VA), il Museo d’arte contemporanea di Lissone (MI) e il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate creano una rete operativa di incontro e collaborazione per implementare la valorizzazione del proprio patrimonio, sostenere i giovani artisti e favorire la conoscenza dell’arte contemporanea presso il grande pubblico.
La Regione Lombardia. L’Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia mostra da subito un forte apprezzamento per l’iniziativa di collegarsi in una rete di effettiva collaborazione dei dieci musei, che hanno sinora egregiamente operato con una programmazione individuale, rispettosa della propria identità. E grazie alla legge regionale 29 aprile 1995 n. 35 intitolata “Interventi della regione Lombardia per la promozione, il coordinamento e lo sviluppo di sistemi integrati di beni e servizi culturali” offre alla rete dei musei la possibilità concreta di acquisire opere d’arte contemporanea nelle proprie collezioni permanenti, incrementando così il patrimonio artistico pubblico e dando del territorio regionale un un’immagine di notevole slancio verso la contemporaneità.
Da questa grande opportunità legislativa e dal sostegno fattivo di Regione Lombardia, e con il contributo di Fondazione Cariplo, nasce dunque il progetto TWISTER: la rete dei dieci musei vara un importante concorso internazionale a inviti strutturato con due diverse fasi di selezione: un primo momento di disamina dei curricula e dei lavori di repertorio presentati dagli artisti, un secondo di esame dei veri e propri progetti di massima.
Si è richiesto agli artisti di progettare un’opera studiata ad hoc per ciascuno dei dieci musei o in relazione con essi, non invasiva né monumentale, realizzata per rimanere stabilmente nelle collezioni permanenti. Gli spazi a disposizione per gli interventi artistici non sono le sale espositive, ma lo spazio di ogni museo in senso ampio, all’interno e all’esterno, con una attenzione agli “spazi di rispetto” attorno al museo stesso e al tessuto urbano e territoriale circostante.
A dimostrazione del forte orientamento verso una effettiva prospettiva internazionale di TWISTER, la rete dei musei ha cercato e ottenuto la collaborazione, in qualità di advisor, di dieci tra curatori e critici d’arte contemporanea operanti nelle maggiori istituzioni europee: Chiara Bertola (curator Premio Furla, Fondazione Querini Stampali di Venezia, neo direttore artistico Hangar Bicocca); Andrea Bruciati (direttore della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone); Adam Budak (curatore di Manifesta 2008, direttore della Kunsthaus di Graz): Anna Daneri (curator Fondazione Ratti, Como); Mario Gorni (direttore di CAREOF/DOCVA); Alexandre Gurita (direttore Biennale de Paris, Parigi); Micaela Martegani (direttore MORE ART, New York); Enrico Mascelloni (curatore e critico d’arte contemporanea; consulente dello Haggerty Museum di Milwakee, USA e del Musée des Beaux Arts, Rouen); Novembre Paynter (curatore Biennale Istanbul 2007 e curator alla Tate Modern di Londra); Roberto Pinto (critico e docente presso l’Accademia di Brera e l’Università di Trento).
Gli advisor hanno affiancato la Commissione giudicatrice composta dai dieci responsabili degli enti coinvolti: Daniele Astrologo Abadal, Direttore Museo Civico Floriano Bodini,Gemonio (VA); Anna Bernardini, Direttrice FAI-Villa e Collezione Panza, Varese (VA); Luigi Cavadini, Direttore Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MI); Camillo Fornasieri, Presidente Fondazione Stelline, Milano (MI); Marina Pugliese, Conservatore Civici Musei di Milano – Museo del Novecento (MI); Irene Nicolis, Direttrice Galleria del Premio Suzzara, Suzzara (MN) o Marco Panizza, conservatore; Antonio Pecchini, Rappresentante Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate (VA); Maria Cristina Rodeschini, Direttore d’Istituto GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (BG); Nanni Rossi, Presidente MAM - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN); Emma Zanella, direttrice della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, che ha assunto il ruolo di capofila del progetto, mentre la Fondazione Stelline riveste quello di segreteria organizzativa e coordinamento in collaborazione con il Premio Gallarate.
Hanno contribuito al lavoro della Commissione giudicatrice anche Serhan Ada (Comitato Direttivo Santralistanbul Contemporary Art Museum e Istanbul Capitale Europea della Cultura 2010); Rachele Ferrario (critica d’arte e docente dell’Accademia di Brera); Alberto Fiz (critico d’arte, curatore e giornalista professionista) e Riccardo Passoni (Vice Direttore Fondazione Torino Musei, Amaci).
Da una prima selezione di sessanta artisti (tra singoli e gruppi), si è arrivati ad una rosa di venti nomi:
Mario Airò, Margarita Andreu, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Michael Beutler, Enrica Borghi, Loris Cecchini, Madame Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Alice Guareschi, Lang/Baumann, Maik e Dirk Lobbert, Marcello Maloberti, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Riccardo Previdi, Emilia Sharfe e PatriK Tuttofuoco.
La selezione finale avvenuta il 6 e 7 aprile scorso ha indicato i dieci prescelti, la cui opera verrà realizzata e acquisita:
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Madame Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Lobbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
Il concorso prevede inoltre la realizzazione di un intervento artistico in rete, che coinvolge i dieci musei/enti della rete regionale per mostrare ad un tempo l’unicità e la coesione del progetto TWISTER e le specificità di ogni realtà museale, rendendo visibile la rete dedicata all’arte contemporanea in Lombardia. Per questo intervento sono stati selezionati quattro artisti: Ofri Cnaani, Matteo Rubbi, Luca Trevisani e Enzo Umbaca. Ha vinto il concorso Ofri Cnaani.
Gli undici progetti prescelti saranno esposti e inaugurati in contemporanea nelle sedi di ogni museo coinvolto, e saranno i protagonisti di un’unica grande mostra, che verrà inaugurata sabato 3 ottobre prossimo.
Una forte comunione di intenti tra i diversi partner museali coinvolti, dove, per una volta, sono stati azzerati, in nome di una importante iniziativa comune, i campanilismi cittadini così diffusi in Italia, unita al grande sostegno di Regione Lombardia, con il contributo di un partner privato come Fondazione Cariplo, ha permesso dunque di far decollare un progetto di grande valenza culturale e sociale come TWISTER, che raggiunge un triplice obbiettivo: arricchire i singoli musei di significative opere d’arte contemporanea, promuovere e sostenere il lavoro degli artisti, al di fuori di logiche di mercato, favorire l’apprezzamento dell’arte di oggi da parte del grande pubblico.
Ufficio Stampa TWISTER. Rete musei Lombardia per l’arte contemporanea:
Lucia Crespi, tel. 02 89415532 - 02 89401645, lucia@luciacrespi.it
Ufficio Stampa Regione Lombardia:
Massimiliano Rigano, tel. 02 6765.2117 - 02 6765.2374;
massimiliano_rigano@regione.lombardia.it_
info@twisterartecontemporanea.com
* Civici Musei – Museo del Novecento, Milano (MI)
* FAI – Villa e Collezione Panza, Varese (VA)
* Fondazione Stelline, Milano (MI)
* GAM Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate (VA)
* GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (BG)
* MAM Museo d’Arte Modernae Contemporanea, Gazzoldo degli Ippoliti (MN)
* Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio (VA)
* Museo d’arte contemporanea, Lissone (MI)
* Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, Gallarate (VA)
Capofila di progetto
* GAM Civica Galleria d’Arte Moderna
Viale Milano 21 | 21013 Gallarate (VA)
Tel. +39 0331 791 266
Segreteria organizzativa
* Fondazione Stelline
Corso Magenta 61 | 20123 Milano (MI)
Tel. +39 02 45 462 437/431
Comunicato stampa
La nuova mostra alla GAM
The Group Show
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
A cura di Emma Zanella
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
La performance
L’Idioma di Modesto
di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
In occasione della Quinta Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI - 3 ottobre 2009
The Group Show è il titolo della mostra collettiva che inaugura nella sede storica della GAM di viale
Milano. La mostra articolata ed estesa occupa per la prima volta tutte le sale espositive del museo e
ospita i lavori di Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok,
Chiara Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
A legare concettualmente le opere in mostra è in primo luogo l’appartenenza degli artisti al progetto
TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Regione Lombardia, dalle
dieci istituzioni coinvolte e coordinato dalla GAM di Gallarate come museo capofila.
The Group Show nasce dunque quale punto di arrivo e di partenza di Twister, occasione unica per poter
conoscere la poetica di tutti e undici i vincitori del concorso che qui si presentano con opere autonome
rispetto a quelle progettate e realizzate per Twister, capaci di riflettere la ricchezza della ricerca artistica
contemporanea, libera di muoversi con linguaggi differenti, mai uguali, riconducibili ad un sentire che pone
lo spettatore quale proprio principale interlocutore.
In mostra si potranno vedere gli esiti della ricerca ambientale di Carlo Bernardini sviluppata
sull’appropriazione dello spazio attraverso fili di luce; la potenza emozionale delle opere di Massimo
Bartolini che respirano e vivono legandosi strettamente allo spazio nel quale sono collocate; la
metamorfosi ossessiva delle forme di Loris Cecchini, che si riverberano l’una sull’altra rimandandosi
continuamente; la poetica visiva della parola nelle opere di Mario Airò e Chiara Dynys; la messa in opera
di un dispositivo che pone in relazione spazi e tempi lontani nell’intervento di Mme Duplok; l’impegno e la
polemica dell’artista nelle opere di Ottonella Mocellin, Nicola Pellegrini e Marzia Migliora; il differente
utilizzo e concetto della fotografia nelle opere di artisti complessi come Maik e Dirk Löbbert e Lara
Favaretto; la sovrapposizione di culture distanti che si arricchiscono reciprocamente nell’opera video
dell’israeliana Ofri Cnaani.
Differenti linguaggi e tecniche a confronto si trovano vicini alla GAM, a provare che la ricerca artistica
contemporanea si muove nella realtà con uno sguardo sempre pronto a rimettersi in gioco.
Contestualmente all’inaugurazione della mostra The Group Show , sabato 3 ottobre 2009
inaugureranno su tutto il territorio regionale gli interventi site specific progettati dagli artisti per ognuno dei
dieci musei lombardi che fanno parte del circuito di Twister.
Vincitori del concorso per la GAM Massimo Bartolini con Un paesaggio da lontano, Maik e Dirk Löbbert
con Welcome e Ofri Cnaani con Primes and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum, tutte
opere visibili nella piazza antistante la nuova sede museale di via De Magri.
L’Idioma di Modesto di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
Nella stessa serata, dislocata tra la nuova sede della GAM e quella storica, una performance di grande
fascino e impatto estetico. E’ l’esperimento sonoro di Pierluigi Calignano in collaborazione con l’Orchestra
di Via Padova, opera che si concentra e si struttura sull’idea di integrazione sociale. Imembri
dell’orchestra sono collocati in una condizione di impossibilità e difficoltà di ascolto reciproco e distanziati
in modo da formare idealmente i vertici di un perimetro. Il pubblico è così libero di muoversi all’interno di
questo perimetro.
Non solo l’integrazione di stranieri in un progetto di convivenza che è l’orchestra stessa, ma lo
spostamento di un dialogo già in atto in situazioni e luoghi legati all’arte attraverso la presentazione di un
oggetto sonoro in cui la partecipazione del pubblico passa anche attraverso la possibilità di occupare e
attraversare lo spazio di quel complesso dialogo sonoro e culturale che si articola tra i musicisti.
Si rompe così la prassi palco/pubblico e la frontalità dell’ascolto, la forma viene scardinata per fare posto
ad un linguaggio musicale costruito sull’improvvisazione ed un nuovo approccio percettivo.
Il 3 ottobre 2009 è la Quinta Giornata del Contemporaneo, iniziativa indetta da AMACI – Associazione
Nazionale Musei Arte Contemporanea, di cui la GAM è membro.
Biografie
Mario Airò è nato nel 1961 a Pavia; vive e lavora a Milano e Radda in Chianti. I suoi interventi nascono per lo più con l’intento di
indurre nello spettatore stati d’animo e sensazioni fortemente emotivi. Composti da oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose
giocano sulla delicatezza, sull’effetto incantatorio e seducente per trasformare gli ambienti espositivi in spazi mentali avvolgenti,
irreali, capaci, nella loro insistita perfezione, di restituire il senso di una vita sognata più che vissuta.
Tra le ultime mostre: nel 2009 Infinite Jest, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, per MiArt 09; nel 2008, la personale, J’ai tendu des
cordes de clocher à clocher; des guirlandes de fentre à fentre...Galleria Massimo De Carlo, e la XV Quadriennale Arte di Roma,
Palazzo delle Esposizioni, Roma.
Massimo Bartolini è nato nel 1962 a Cecina (LI), dove vive e lavora. Ha utilizzato nel proprio lavoro diverse tecniche (fotografia,
video, installazione); negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione nella progettazione e costruzione di spazi e luoghi. Le sue
opere sono luoghi da attraversare e nello stesso tempo inconsueti paesaggi mentali che si lasciano riconoscere per qualche
insignificante e quotidiano frammento. Massimo Bartolini è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, tra le
ultime mostre personali quella da Massimo de Carlo a Milano, al Maxxi di Roma e da D’Amelio Terras a New York nel 2008.
Tra le collettive più recenti Italics: Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008, a cura di Francesco Bonami, Palazzo
Grassi Venezia, nel 2008.
Carlo Bernardini è nato a Viterbo nel 1966. Vive e lavora a Roma e a Milano. Insegna Installazioni Multimediali presso
l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. L'attenzione di Carlo Bernardini è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il
monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa spazio-luce. Il meticoloso percorso di astrazione è una
graduale ricerca sull'elemento della linea per conquistarne l'essenza, quasi un voler tracciare l'invisibile. La sua ricerca visiva
s’incentra oggi sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso opere tese fra dimensione scultorea ed
installativa. Nel 2009 la personale dell’artista alla Galleria Grossetti a Milano e l’opera Codice Spaziale presso Piazza S.Stefano,
a Bologna; tra le installazioni pubbliche realizzate dall’artista Light Waves, Areoporto del Salento, Brindisi, 2008, Permeable
Space, Valencia, 2008, Catalizzatori di luce, Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, 2009.
Loris Cecchini è nato nel 1969 a Milano, vive e lavora Prato e a Pechino. Il suo lavoro mette in evidenza i processi di
decostruzione e ricostruzione di immagini preesistenti. Così avviene nelle sue sculture di gomma uretanica che, dopo essere
state sottoposte ad un processo di smontaggio e ricostruzione, diventano oggetti fuori uso in forma di calchi, sostituendo il
paradigma dello "strumento per" con quello della "cosa in sé".
Partendo da un oggetto o comunque da un’entità portatrice di esperienze date, l’artista genera un nuovo mondo, o meglio un
nuovo progetto che pur restando in continuità con il passato e la sua funzionalità si fa portatore di ulteriori sviluppi.
Tra le mostre personali recenti, Art Tea Time, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009, Empty Walls, Just
Doors, Palais de Tokyo, Parigi, 2007, Cloudless, PS1, MoMA, New York, 2006.
Ofri Cnaani è nata in Israele nel 1975, vive a New York e lavora con video, video-installazioni e disegni. Le opere della Cnaani
esplorano il limite tra la realtà costruita e la realtà vera e propria e approfondiscono le tematiche relative alla dimensione
femminile, alla città e alla percezione spaziale. In Italia lavora in esclusiva con la Galleria Pack di Milano e collabora con
aMAZElab Milano per opere di Public Art nell’ambito del progetto Going Public/Atlante Mediterraneo. Tra le ultime mostre
personali quella presso la Galleria Ugo ferranti di Roma e quella presso la Galleria Le Poisson Rouge di New York; tra le ultime
collettive Wild Exaggeration presso Haifa Museum of Art, di Israele e il progetto speciale The Situation per la Biennale di Mosca.
Chiara Dynys è nata a Mantova nel 1958; vive e lavora a Milano. Fa parte della generazione di artisti degli anni Ottanta che
respinge ogni concetto di stile e di cifra per concedersi la libertà di scelta di temi e modi di intervento nel linguaggio dell’arte. Il suo
lavoro spazia dall’asprezza alla poesia, ai suoi risvolti politici e storici, sempre più tragicamente presenti sulla scena del mondo. Il
contatto con l’osservatore nelle sue opere risulta talmente voluto che questi si trasforma spesso in attore, coinvolto emotivamente
e proiettato nello spazio della creazione. Tra le mostre recenti, Sipario presso il centro ZKM di Karlsruhe, 2009 e Sante Subito,
Galleria Fumagalli, Bergamo, 2008.
Lara Favaretto è nata nel 1973 a Treviso, vive e lavora a Torino.
Alla base dei lavori di Lara Favaretto e attraverso le diverse tecniche che utilizza – dalla performance alla fotografia, dalla pittura
al video, dai disegni alle installazioni – c’e’ sempre l’urgenza di una continua trasformazione e la necessita’ di coinvolgere gli altri
nel processo creativo. E’ un’artista che ha centrato molti dei suoi lavori dislocando il ruolo dell'autore ospitando altri nella
realizzazione della propria opera. Lara Favaretto è presente alla 53° Biennale Arte di Venezia, Fare Mondi, 2009, e ha
partecipato nel 2008 a T2, Torino Triennale, Rivoli, 2008. Tra le sue mostre personali Tramway, Glasgow nel 2009, Lost and
found city, Cuchifritos, New York nel 2007 e alla Galleria Klosterfelde di Berlino nel 2005.
Maik e Dirk Löbbert. Maik Löbbert è nato a Gelsenkirchen nel 1958 e Dirk Löbbert è nato a Wattenscheid nel 1960.
Artisti di Colonia, la loro cooperazione nasce nel 1985, in virtù di un percorso affine, incentrato sulla fotografia, sulla pittura e sulla
scultura per Maik e sulla scultura per Dirk.
Entrambi svolgono attività d’insegnamento a livello accademico. Tra le mostre personali recenti nel 2009 Kunsthalle
Recklinghausen, nel 2008 Innenaulβen, Kunst Merano/Merano Arte, 2008. Alcune delle loro opere sono permanenti in spazi
pubblici a Bonn e a Seoul.
Madame Duplok Si costituisce nel maggio 2003 associando personalità e competenze diverse negli ambiti dell’architettura,
della grafica, della filosofia. Come gruppo aperto, a partire da quella data partecipa ad alcuni concorsi di public art, la quale viene
a costituire lo specifico dei suoi interessi, della sua riflessione e del suo operare artistico. Nel 2004 ha vinto il Premio di Arti Visive
Città di Gallarate. Nel 2006 ha partecipato alla XV Biennale di Parigi. Nel 2008 si è tenuta la mostra personale In giro, Galerie
Koma, Mons (Belgio). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato, La memoria delle forme, Lonato Pozzolo (VA), 2008,
ArteAmbiente, Milano, 2007, la XV Biennale di Parigi, nel 2006.
Marzia Migliora è nata nel 1972 ad Alessandria, vive e lavora a Torino. Racconta storie che fanno riferimento di volta in volta a
memorie culturali e collettive o al proprio passato individuale. Le vicende che racconta sono vicende emotive, legate per lo più
all’infanzia, al gioco o al sentire più profondo e più intimo.
Le sue opere, soprattutto fotografie e video, sono legate a tematiche come la relazione con il tempo, la verifica delle proprie
capacità, dei propri limiti, della propria resistenza, ma anche l’effetto delle emozioni. Tra le mostre personali recenti: Concerto per
naufragio interiore, Teatro Out off, Milano, 2008, Bianca e il suo contrario, Galleria Lia Rumma, Milano, 2007, Tanatosi,
Fondazione Merz, Torino, 2006; tra le collettive Emerging talents, Nuova Arte Italiana, Centro di Cultura Contemporanea
Strozzina, Palazzo Strozzi, 2009.
Mocellin+Pellegrini. Ottonella Mocellin è nata nel 1966. Nicola Pellegrini è nato nel 1962; vivono e lavorano a Milano. Da anni i
due artisti affiancano alla propria opera individuale una serie di interventi elaborati a quattro mani. Un carattere narrativo ispirato
all’immagine cinematografica e la grande importanza attribuita al testo, parlato o scritto, sono tipici del loro lavoro.
In alcuni casi queste opere nascono da specifiche situazioni in cui i due artisti si trovano a lavorare. In molti casi sono invece
legate alla tematica delle relazioni affettive e alla necessità di rinnovare i percorsi psicologici ed emotivi attraverso i quali si dipana
l’esistenza quotidiana. L’alternarsi dei punti di vista su cui si costruiscono le loro opere rende visibile la disponibilità alla
condivisione, ma anche il ritmo variabile dei rapporti, l’instabilità emotiva, l’impossibilità di aggrapparsi a una verità univoca, la
continua ricerca di un equilibrio fondamentale ma arduo da raggiungere e destinato a restare precario, la difficoltà di rispecchiarsi
compiutamente l’uno nell’altro. Nel 2009 si è tenuta la personale An incongruous beam of beauty over the gaza strip, Participant
Ink, New York; 2008 la personale Time Code #5, Mambo, Museo d’Arte Moderna di Bologna; tra le collettive più recenti A
Personal Shout, White Columns, New York, 2009 e Dopo la Sicilia, Galleria Credito Siciliano, Catania, 2009, D’Ombra - Papesse,
Centro Arte Contemporanea, Siena, 2006.
Pierluigi Calignano è nato a Gallipoli (Lecce) nel 1971. Vive e lavora a Milano.
Il lavoro di Pierluigi Calignano si trova all'incrocio tra scultura e installazione; l’artiata lavora con materiali leggeri per creare
oggetti che sembrano attraversare il mondo immaginario per divenire improvvisamente realtà tramite l’imprevedibile effetto ironico
e ludico che a tratti evocano. Tra le personali: 2009 L’interminabilità e l’intollerabilità di ogni sforzo terrestre, Palermo; 2007 LRay,
Antonio Colombo Arte Contemporanea Milano, 2005 - Verde a pois (con D. Petitgand), Chiostro del Palazzo delle Stelline,
Centre culturel Français de Milan, Milan. Principali mostre collettive : Fatto in Svezia, Goteborg, Sweden 2007; La Scultura
Italiana del XX secolo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2005; Z.A.T. Zone Artistiche Temporanee, GAM, Gallarate 2004;
Tirana Biennale 2, Tirana, Albania 2003; Assab One, La generazione emergente dell'arte Italiana, Assab One, Milano 2002
L’Orchestra di via Padova è composta da musicisti professionisti italiani e stranieri che, per motivi diversi, hanno attraversato la
zona denominata “Isola” di Milano in cui è alta la presenza di stranieri ed extracomunitari. Alcuni sono riusciti a fare della musica il
proprio lavoro in Italia, altri sono costretti a mestieri diversi per potersi mantenere, ma nessuno ha perso il proprio bagaglio
professionale e culturale.
Dal 2009 collaborano con Pierluigi Malignano nella creazione e realizzazione di performance.
www.myspace.com/orchestradiviapadova
Programma - 3 ottobre 2009
♦ ore 18.00 nuova GAM - via De Magri, Gallarate
TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea
Inaugurazione delle opere site specific degli artisti vincitori per la GAM del concorso regionale:
Un paesaggio da lontano di Massimo Bartolini - Welcome di Maik e Dirk Löbbert; intervento in rete Primes
and Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum di Ofri Cnaani.
♦ ore 19.00 sede storica GAM – v.le Milano 21, Gallarate
The Group Show.
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara
Dynys, Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini.
Inaugurazione della mostra
♦ ore 18.30 nuova GAM, via De Magri - Gallarate
ore 19.30 sede storica GAM, v.le Milano 21 - Gallarate
L’idioma di Modesto, performance di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
Info
In occasione della Quinta Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI - 3 ottobre 2009
La nuova mostra alla GAM
The Group Show
Mario Airò, Massimo Bartolini, Carlo Bernardini, Loris Cecchini, Ofri Cnaani, Mme Duplok, Chiara Dynys,
Lara Favaretto, Maik e Dirk Löbbert, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
A cura di Emma Zanella
3 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
La performance
L’Idioma di Modesto
di Pierluigi Calignano con l’Orchestra di Via Padova
TWISTER Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea
Inaugurazione delle opere site specific degli artisti vincitori per la GAM del concorso regionale:
Un paesaggio da lontano di Massimo Bartolini - Welcome di Maik e Dirk Löbbert; intervento in rete Primes and
Knots. Dreams and Dramas e One-moment-momentum di Ofri Cnaani.
30 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010
sede storica GAM – Civica Galleria d’Arte Moderna
viale Milano 21
21013 Gallarate VA
tel: 0331.791266
e-mail: eventi@gam.gallarate.va.it
sito web: www.gam.gallarate.va.it
nuova GAM – Civica Galleria d’Arte Moderna
via de Magri
21013 Gallarate VA
tel: 0331.791266
e-mail: eventi@gam.gallarate.va.it
sito web: www.gam.gallarate.va.it
Ingresso gratuito
PER INFORMAZIONI ALLA STAMPA
Ufficio Stampa Twister. Rete Musei Lombardia per l’Arte Contemporanea
Lucia Crespi, tel. 02.89415532-02.89401645, lucia@luciacrespi.it
Per The Group Show e la performance L’Idioma di Modesto
Giulia Airoldi e Patrizia Pastorelli - Relazioni esterne per la GAM
eventi@gam.gallarate.va.it - 0331.791266
Stefano Tosi - Ufficio Stampa Comune di Gallarate stefanotosi@comune.gallarate.va.it - 0331.754440